Con
questo post vi chiediamo di collaborare attivamente al nostro progetto di
mappatura dei siti militari dismessi o in via di dismissione.
Nel
tentativo di costruire una mappatura del fenomeno il più possibile esaustiva ed
estesa, abbiamo deciso di assegnare diversi territori ai compilatori della
schedatura, attribuendo un comune a ogni ricercatore volontario. Per meglio
dire, vi chiediamo di candidarvi per coprire ed esplorare il comune che credete
meglio indagare, per rintracciare sul luogo i segni archeologici o parzialmente
attivi della storica colonizzazione militare legata alla guerra fredda.
Legambiente
FVG nel 2013 ha condotto una impegnativa ricerca sulle tracce dalla presenza
militare del secondo dopoguerra e a primavera del 2014 organizzerà un convegno
per rendere evidente un veloce e progressivo fenomeno di decolonizzazione. Su
questo argomento le informazioni disponibili sono poco omogenee e ufficiali e
per questo vi proponiamo di partecipare alla costruzione di un quadro di
conoscenze che venga dal basso. Una carta che si completa con le singole
esperienze e memorie di decine di volontari.
Per
condurre l’indagine in modo omogeneo abbiamo approntato una scheda di
censimento che dovrete cercare di compilare tenendo conto dei suggerimenti
dati. Queste schede saranno poi pubblicate sul blog di Scarpe&Cervello,
così come le due prime schede campione relative al comune di Fontanafredda
(PN). I dati delle diverse schede saranno poi inseriti da noi nella “mappa
partecipata delle aree militari dismesse o in corso di dismissione” che stiamo
approntando sulla piattaforma di Google Earth e che potete raggiungere copiando
e incollando sul vostro programma di navigazione il seguente indirizzo:
Potete
usare questa mappa per individuare le strutture militari ufficialmente dismesse
vicine a voi e inserite ad oggi da Walter Coletto che tradurrà nella carta
tutte le informazioni che ci manderete.
Quello
che vogliamo ricostruire è il mosaico e la strategia con la quale si disegnò un
assetto territoriale delle difese del nostro settore di nord-est, quello che
avrebbe dovuto reggere l’urto di una attesa invasione terrestre.
Per
mezzo secolo il Friuli Venezia Giulia è stata la regione delle caserme, ma
anche quella delle postazioni dei battaglioni d’arresto, delle polveriere, dei
poligoni di tiro, delle marce e dei convogli militari. Siamo cresciuti
all’interno di un paesaggio influenzato dai grandi conflitti internazionali e
oggi, che lo scacchiere delle strategie ha modificato i suoi obiettivi, ci
troviamo un territorio ingombro di oggetti dei quali non sappiamo più cosa
fare. Se era facilmente comprensibile la strategia di costruzione del grande
arco della difesa porosa del nord-est, non è allo stesso modo possibile
riconoscere un “piano” di riappropriazione di questi enormi spazi oggi privi di
destinazione o sottoutilizzati. Noi vogliamo cercare di fare quello che l’ente
Regione dovrebbe fare per noi, cercare di costruire un “quadro” di cosa sta
succedendo in questo settore per poi riuscire a costruire un tavolo di
dibattito e progettazione che coinvolga lo Stato e gli enti territoriali del
FVG.
Volete
darci un aiuto concreto?
Cosa
potete fare per partecipare a questa campagna di rilevamento e di cartografia
partecipata?
Per
essere utili nella costruzione di questo mosaico non serve avere doti
particolari se non una certa curiosità.
Per
cominciare dovete comunicarci su quale comune intendete operare, in modo da non
creare schede doppie. Inviateci una mail a questo indirizzo: moreno.baccichet@gmail.com
(proponete anche una o più opzioni di riserva nel caso che il comune scelto sia
già stato affidato a un altro ricercatore). Per mail vi confermeremo
l’affidamento dell’indagine e potrete provvedere a compilare la scheda, o le
schede se le strutture individuate sono più di una. Infatti, per ogni sito
individuato nel vostro comune di ricerca dovrà essere realizzata una specifica
scheda di censimento. Noi, come coordinamento regionale, provvederemo a
inserire le informazioni da voi raccolte sulla carta e sul blog.
La
mappa che costruiremo non sarà certo un prodotto finito, come anche le schede
di rilevazione potranno essere migliorate sulla base dei suggerimenti che
arriveranno da chi consulterà la carta che produrremo. Per ora ci sembra
importante porre all’attenzione regionale un grande fenomeno di trasformazione
territoriale che altrimenti viene percepito dall’opinione pubblica sulla scorta
di singoli e sporadici episodi. Il nostro interesse è quello di dimostrare che
siamo in presenza di una grande trasformazione territoriale non governata, per
molti versi simile a quella dell’abbandono di ampi territori un tempo coltivati
e oggi lasciati all’avanzata del selvatico.
La
differenza sostanziale è che crediamo che la nostra regione, dopo essere stata
usata per decine di anni come supporto per una strategia utile alla nazione
intera, non debba essere lasciata da sola nel momento in cui si tratta di
elaborare un processo di riconversione territoriale. Dentro e fuori dai confini
regionali si devono disegnare i nuovi assetti e i dispositivi progettuali per
governare il fenomeno.
Per
ogni problema durante le fasi di schedatura telefonate a Moreno Baccichet
3408645094 oppure scrivete a moreno.baccichet@gmail.com
Le
schede compilate, invece, inviatele a info@legambientefvg.it.
Verranno pubblicate sul blog.
Nella
mail ci dovrà essere la scheda compilata e gli originali delle fotografie che
intendete pubblicare sul sito.
Ringraziamo
fin da ora chi vorrà aiutarci.
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